03 aprile 2019
Il Salvagente, rivista interamente dedicata alla tutela dei consumatori, si è recentemente occupato con grande clamore mediatico dello stato di salute delle paste italiane che siamo soliti acquistare e consumare.
Il mensile aveva già trattato l’argomento nelle pagine del numero di novembre, raccontando l’annoso problema delle importazioni di grano trattato con diserbanti e glifosato che viene in seguito utilizzato per produrre gran parte delle paste reperibili sugli scaffali dei principali supermercati di tutta Italia.
Sotto la lente d’ingrandimento del Salvagente sono finite 23 confezioni tra le più comuni, fatte analizzare da laboratori indipendenti alla ricerca di residui di pesticidi e micotossine; i risultati sono stati decisamente sorprendenti, in quanto buona parte dei campioni è risultata contaminata da almeno una componente, anche se al di sotto dei limiti previsti dalla legge.
Tra i marchi giudicati eccellenti, in quanto produttori di paste totalmente pulite, spicca La Molisana, che ora riceve anche la certificazione Zero Truffe, ideata dal Salvagente per garantire l’effettiva qualità del prodotto sottoposto ai test.
Le linee di La Molisana sottoposte alle verifiche necessarie per l’ottenimento del bollino di garanzia sono “Le Classiche”, realizzate interamente con grano italiano e trattato tramite decorticazione a pietra, un metodo innovativo che consente la purificazione dei cicchi pur mantenendo intatta la qualità originale della pasta.
I test di laboratorio che hanno consentito al brand italiano di ottenere la certificazione Zero Truffe sono numerosi.
Innanzitutto il campionamento casuale di tre lotti differenti prodotti dall’azienda, effettuati con cadenza trimestrale per la durata di tre anni e sottoposti a tre test specifici: pestidici, proteine e micotossine.
Nel primo caso sono state effettuate analisi multiresiduali conformi alle norme previste sul frumento pre e post raccolta, stabilendo come limite massimo quantità non superiori al 50% dei limiti di legge fissati dai regolamenti comunitari in vigore, considerando l'incertezza di misura associata all'analisi (nota come errore analitico).
Nel caso delle proteine hanno avuto luogo analisi specifiche al fine di rilevare i reali valori proteici, mentre nel caso delle micotossine ogni analisi è stata ripetuta tre volte.
In quanto ai sopralluoghi necessari, La Molisana ha sia accordato la propria disponibilità a rendere accessibili le mappe della propria rete idrica, affinché possa essere documentato l’utilizzo esclusivo di acqua di sorgente per impastare la semola utilizzata a scopo produttivo, sia la propria disponibilità a controlli non concordati per accertare la dotazione, da parte della società, di macchinari idonei a procedimenti quali la trafilatura a bronzo e altre produzioni specifiche.
Le verifiche condotte da Il Salvagente hanno tutte definito un esito positivo, rendendo così la pasta La Molisana idonea all’ottenimento del bollino di garanzia fornito dalla rivista.
"Siamo molto soddisfatti per l'ottenimento dell'importante certificazione – dichiara La Molisana - perché ci consente di dare risposte certe ai consumatori che sono sempre in cerca di rassicurazioni circa la qualità e la sicurezza grazie al rispetto del severo disciplinare sulle paste secche alimentari".
Affidarsi al procedimento per l’ottenimento dell’attestato di certificazione qualità, aiuta le aziende a distinguersi in maniera netta sul mercato grazie alla natura oggettiva e rigorosa delle verifiche a cui si sottopone, garantendo così ai propri clienti un’esperienza di acquisto sicura ed informata.