20 maggio 2020
Inizialmente applicato come urgenza dettata dalla pandemia che ha sconvolto il mondo delle professioni, lo smart working si sta rivelando sempre più una miniera ricca di nuove opportunità.
I primi ad apprezzarlo, secondo uno studio della Cgil in collaborazione con la Fondazione Di Vittorio, sono proprio i lavoratori.
Smart working, 6 persone su 10 desiderano lavorare da remoto anche dopo l'emergenza Covid
Passate in poche settimane da 500mila a 8 milioni, le persone impiegate da remoto hanno le idee chiare: 6 su 10 vorrebbero proseguire così la propria attività anche a emergenza rientrata.
Dati analoghi sono stati registrati in tutto il mondo, tanto da spingere grandi colossi digital come Facebook, Google e Twitter a prolungare – per alcune mansioni senza limiti temporali – lo smart working per i propri dipendenti.
Smart working, le questioni legali
Al di là dei vantaggi più apprezzati (su tutti l’addio al pendolarismo e il maggior tempo da spendere in famiglia), l’applicazione su larga scala di questa modalità lavorativa comporterà problematiche inedite sotto il profilo legale.
C’è ad esempio chi ritiene che il lavoro da casa richieda tutele equiparabili al lavoro d’ufficio, e alcune aziende italiane stanno già muovendo i primi passi in questa direzione.
Smart working, Fotovoltaico Semplice introduce un nuovo contratto con i teleworker
Tra le prime a farlo c’è IMC Holding, già proprietaria del brand Fotovoltaico Semplice, e che sotto la guida del CEO Daniele Iudicone ha introdotto una nuova formula contrattuale dedicata ai 70 nuovi operatori outdoor teleworker che l’impresa sta cercando per fare fronte all’incremento di ordini ricevuti durante il lockdown.
Il gruppo romano aderisce già da anni ad AssoCall, l’Associazione nazionale di categoria per i lavoratori nel settore del Telemarketing, che mira a legittimare e regolarizzare i lavoratori in smart working.
“Noi di IMC Holding abbiamo sempre considerato il capitale umano come la vera forza motrice di un’azienda, – spiega Daniele Iudicone – e come tale riteniamo vada tutelata e premiata. La nostra ricerca di 70 nuovi operatori telefonici, che avranno il ruolo di aiutare singoli e famiglie ad avvicinarsi al fotovoltaico attraverso consulenze telefoniche, godranno di una tutela contrattuale a norma di legge CCNL per i call center outbound e quindi comprensiva di tutte le garanzie del caso, che spaziano da un minimo salariale garantito alle commissioni fino alla copertura sanitaria e i contributi versati”.
Come candidarsi
I requisiti per candidarsi sono un’esperienza pregressa nel campo del telemarketing, la conoscenza base di programmi come Excel, Zoom e Skype e un personal computer e telefono connessi a internet.
La partenza delle selezioni e i relativi colloqui inizieranno mercoledì 20 maggio, per inviare la propria candidatura è sufficiente inviare una mail con curriculum in allegato all’indirizzo mail: risorseumane@imcholding.it.