06 agosto 2020
Le piccole e medie imprese rappresentano la colonna vertebrale del sistema industriale italiano.
Oltre a essere alla base del successo dei grandi marchi del Made in Italy, che sempre più spesso si rivolgono ad aziende specializzate per continuare a crescere nel mondo, hanno un peso specifico enorme sotto il profilo economico e occupazionale: le PMI rappresentano il 92% delle imprese attive, impiegano l’82% dei lavoratori (più di 15 milioni di persone) e generano un fatturato complessivo superiore a 2mila miliardi di euro annui.
Ma con la crisi che si affaccia sul temuto autunno caldo, rischiano anche di essere i soggetti più a rischio.
Crisi delle pmi, una causa è la mancata digitalizzazione
Come certifica il rapporto Istat “Situazione e prospettive delle imprese nell’emergenza sanitaria Covid-19”, il 70% delle attività produttive ha già sperimentato cali importanti di fatturato e oltre la metà potrebbe avere mancanze di liquidità per far fronte alle spese previste da qui alla fine dell’anno.
A influire negativamente sulle stime è soprattutto la scarsa digitalizzazione delle nostre aziende, che secondo l’indice DESI creato dalla Commissione Europea è ben al di sotto della media europea; l’Italia, nello specifico, occupa la posizione 26 su 28 in termine di vendite online ed efficacia in quanto a presenza sul web.
Crisi delle pmi, Google stanzia 900 milioni di dollari per la digitalizzazione con “Italia in Digitale”
La necessità di velocizzare il processo innovativo nel nostro Paese è avvertita anche da Google, che pochi giorni fa ha annunciato un investimento di oltre 900 milioni di dollari in cinque anni per accelerare la trasformazione digitale in Italia e l’avvio del programma “Italia in Digitale” dedicato alle piccole e medie imprese del nostro Paese. “Questo nuovo progetto nasce dall’esperienza e dal successo di precedenti iniziative come Crescere in Digitale e Google Digital Training, che negli ultimi cinque anni hanno aiutato 500.000 persone a ottenere le competenze digitali necessarie per rilanciare un’attività o migliorare la propria carriera lavorativa.” spiega Google in una nota ufficiale. “Con questo impegno intendiamo aiutare altre 700.000 persone e piccole e medie imprese a digitalizzarsi, con l’obiettivo di portare il numero complessivo a oltre un milione per la fine del 2021”.
Crisi delle pmi, Google seleziona BertO per il settore del design
Tra i casi di successo presentati con il programma, Google ha selezionato BertO per il settore del design.
Quella di BertO è già da tempo una storia di successo per la multinazionale. Fondata nel 1974 a Meda, il distretto del design brianzolo apprezzato in tutto il mondo, l’impresa è emersa attorno agli anni 2000 come una vera pioniera nel mondo degli e-commerce: prima con BertOStory, un blog per aprire virtualmente le porte dei laboratori, e poi con un canale Youtube che oggi conta milioni di visualizzazioni.
Grazie alla rivoluzione digital applicata dal suo CEO Filippo Berto, infatti, gli addetti sono passati da 5 a oltre 50 e i suoi divani sartoriali hanno rapidamente fatto il giro del mondo.
Scelto da Google come case study concreto per raccontare come le aziende più digitalizzate abbiano affrontato e superato il momento di crisi durante il lockdown, viene sottolineato che il giovane imprenditore “sa cosa vuol dire comunicare e farlo visivamente attraverso la rete. Lo fa normalmente con webinar, in cui invita tecnici e ospiti. Lo ha fatto in piena emergenza, con un video in cui annunciava la chiusura temporanea dei suoi punti vendita e la sospensione della produzione”.
“Nei primi anni 2000 ho capito che dovevamo investire in nuove strategie per competere con i grandi colossi. Avevamo tra le mani un patrimonio enorme: la nostra storia, il territorio, le nostre competenze”, ricorda Filippo Berto, che aggiunge: “con il digitale abbiamo costruito la scatola degli attrezzi che poi ci è tornata utile in questo momento di crisi. I nostri showroom sono diventati virtuali e questo ci ha garantito un vantaggio enorme”.
Per il Pubblico
BertO
Via Piave, 18 – Meda (MB) – +39 0362 333082
servizio.clienti@bertosalotti.it – Bertosalotti.it
About BertO
BertO è un’azienda tutta italiana, la cui storia nasce a Meda in Brianza negli anni ’50, quando Fioravante e Carlo Berto iniziano a collaborare con le botteghe, i laboratori e le aziende di arredo della zona. La loro passione e professionalità riscuotono grande successo, iniziano le collaborazioni con le più prestigiose realtà di design del territorio, tanto da aprire nel 1974 il proprio laboratorio a Meda. A fine anni ’90 entra in azienda Filippo, figlio di Fioravante, che decide di puntare sulle enormi potenzialità del web, ancora inesplorate, per raccontare al mondo la passione, l’impegno e il valore di BertO. Crea il primo blog italiano dedicato al design, tramite il quale aprire le porte del proprio laboratorio per mostrare a tutti la maestria artigiana racchiusa nella produzione di divani di qualità. L’azienda decide inoltre di puntare sulla produzione di collezioni di divani a proprio nome. Segue la realizzazione del canale Youtube, che oggi conta oltre 2 milioni di visualizzazioni. E-commerce e social network consentono all’azienda di instaurare un rapporto diretto con le migliaia di clienti nel mondo. In poco tempo la rivoluzione digitale messa in atto ha permesso a BertO di diventare un case study italiano nel mondo, raccontato nelle università, associazioni di categoria e riconosciuto da Google come Eccellenza in Digitale. L’azienda continua la sua crescita: ha una distribuzione diretta, vende online, nascono i punti vendita di Meda e Roma, e aumentano le referenze internazionali ai più alti livelli. Seguono poi le aperture degli showroom BertO a Torino, Padova, Brescia e Parma. Nel nuovo millennio nasce anche il concetto di Dream Design made in Meda: esclusive collezioni di divani e complementi d’arredo altamente personalizzabili, in base ai gusti e alle esigenze di comfort dei singoli clienti, realizzati utilizzando i materiali più pregiati. L’azienda offre servizi di consulenza e progettazione, rivolti ai consumatori finali così come ad architetti e mondo contract, anche online, promuovendo di fatto il made in Meda nel mondo.