10 maggio 2023
Non solo ChatGPT.
Il più famoso dei sistemi di chatbot ad apprendimento automatico, basato sui Generative Pretrained Transformer (GPT) e realizzato per rendere fluida l'interazione umana con l'intelligenza artificiale, ha aperto le porte dell’AI a milione di persone.
Ormai integrata nei flussi quotidiani di professionisti digitali e imprenditori in tutto il mondo, OpenAI ha anche diffuso sul mercato le proprie API, interfacce di programmazione che possono essere integrate in progetti e software per creare, da ChatGPT, un’esperienza totalmente nuova.
Ginker, la piattaforma di ai creata da Mik Cosentino, imprenditore digitale
È proprio da questa dinamica che nasce Ginker, una piattaforma di intelligenza artificiale creata da un imprenditore italiano e che consente a liberi professionisti, imprenditori e marketer di creare contenuti in pochissimi secondi.
Ginker, i vantaggi
Ottenere gli stessi risultati di ChatGPT, ulteriormente potenziati, senza la necessità di architettare prompt complessi per ottenere risposte di valore e utili all’implementazione del proprio business.
L’ideatore Mik Cosentino, imprenditore digitale e fondatore della piattaforma di e-learning Ulama, spiega che “OpenAI ha reso disponibile le API affinché gli sviluppatori potessero costruire piattaforme e software collegati alla loro intelligenza artificiale.
Ginker è uno strumento costruito su ChatGPT, ma che risolve una serie di problematiche che si riscontrano quotidianamente nell’utilizzo della chatbot.
L’obiettivo è proprio quello di semplificare l’esperienza degli utenti rendendo automatiche attività che richiedono molto tempo e competenze specifiche: si va dalla scrittura dei prompt al dialogo con l’AI per ottenere idee in merito a contenuti, piani editoriali, mail, template, testi, brand name efficaci, ricerche di mercato e titoli per video di Youtube fino ad arrivare alla scrittura di libri e articoli complessi”.
Ginker, come funziona
Grazie a piccole domande guidate già predisposte dagli sviluppatori e contenute in template pre-allenati, Ginker si rivolge proprio a imprenditori e liberi professionisti alla ricerca di una piattaforma in cui l’intelligenza artificiale, con tutte le sue potenzialità, sia messa interamente al servizio del business.
“Dietro a Ginker – prosegue il founder Mik Cosentino – c’è l’esperienza pluridecennale di marketer e copywriter professionisti, ora a disposizione degli utenti in più di 37 lingue.
Il nostro GPT è stato addestrato su una vasta gamma di dati di testo tra cui libri, articoli di giornale e pagine web, e può generare contenuti coerenti e naturali su qualsiasi argomento.
Ciò rende la piattaforma molto promettente per numerose applicazioni come la creazione di chatbot, la generazione di testo per scopi pubblicitari e la creazione di contenuti per il web.
Nonostante le difficoltà tecniche nello sviluppo di un software che sfrutta l’AI, la vera sfida è e sarà quella di allenare continuamente intelligenza artificiale con prompt ad hoc: creati da noi nel back-end, la sezione nascosta del software, puntano a garantire agli utenti quanti più template possibili, così da consentirgli di ottenere qualsiasi cosa desiderino”.
Ginker, un alleato per liberi professionisti e imprenditori
E a chi teme i rischi dell’impatto dell’AI, Cosentino spiega che “ogni evoluzione tecnologica a cui abbiamo assistito come genere umano ha una duplice valenza: può essere usata positivamente o, allo stesso modo, per scopi meno nobili.
Nonostante blocchi e direttive per far rispettare l’etica a più persone possibili, il dark web esisterà sempre e le fake news propagheranno, rese sempre più indistinguibili dalla realtà.
I governi devono regolamentare il panorama al più presto, come proposto anche da Elon Musk e altri esperti internazionali, ma l’etica rimane soprattutto una componente personale.
Mi piace pensare, al di là delle previsioni catastrofiste, che l’intelligenza artificiale possa essere vista come un degno alleato in grado di conferirci superpoteri, anziché come una minaccia per liberi professionisti e imprenditori.
Il tempo risparmiato con il suo utilizzo può essere dedicato ad attività che ci fanno stare bene, che sono più rilevanti o hanno un impatto specifico immensamente maggiore nelle nostre vite”, conclude il fondatore di Ginker.