20 giugno 2018
Il Salvagente
ha portato in laboratorio 10 paia di sandali per bambina tra i più
diffusi ed acquistati nei negozi per valutare la presenza di una
serie di sostanze che possono avere effetti più o meno gravi sulla
loro salute: dalla formaldeide alle ammine aromatiche, dal cromo
esavalente al nichel.
Roma 20 giugno 2018 - Il
Salvagente, mensile edito da Matteo Fago e diretto da
Riccardo Quintili, comunica di aver posto sotto la lente di
ingrandimento una delle calzature più amate e diffuse tra i bambini
durante il periodo primaverile – estivo: i sandali.
I risultati
dell’accertamento saranno pubblicati, come inchiesta di copertina
con il titolo “Passi Falsi”, nel numero di luglio
acquistabile in edicola.
L’inchiesta del
Salvagente si è soffermata in particolar modo sulla qualità delle
calzature proposte sul mercato e sulle sostanze potenzialmente
nocive per la salute contenute nei materiali di produzione.
I laboratori incaricati hanno analizzato dieci paia di sandali per
bambina tra i più diffusi ed acquistati nei negozi.
Tutti e dieci i modelli
sono risultati conformi alle normative vigenti a livello
internazionale, in quanto privi di componenti dall’altissimo grado
di tossicità come le ammine aromatiche ed il cromo
esavalente, comunemente considerati tra i materiali inquinanti
più rischiosi.
Anche l’analisi
specifica del nichel, metallo il cui effetto allergizzante è
ben noto agli studiosi, è risultata positiva con la sola eccezione
dei sandaletti, che ne presentano una piccola componente nei
bottoncini arieggianti disposti sulla parte superiore della scarpa.
E’ risultata invece
ampiamente diffusa la presenza di formaldeide, una sostanza
chimica utilizzata come battericida e conservante nella lavorazione
della concia della pelli, e che la Iarc dell’Oms
(l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, promossa
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità) ha più volte
classificato nei suoi dossier come “cancerogeno certo” per
l’essere umano.
Nonostante le
concentrazioni irrisorie rilevate in 9 dei 10 modelli nessuna
normativa europea è ancora attiva nello stabilire un limite di
sicurezza all’applicazione di formaldeide nei tessuti destinato al
contatto diretto con la pelle del corpo.
La dottoressa Valeria
Bovo, esperta della sicurezza di prodotti cosmetici presso la
società di ricerca ed analisi fondata dal chimico industriale
Fabrizio Zago, la Chimica Hts, è stata interpellata
dal Salvagente per comprendere gli effettivi rischi per salute
causati dalla formaldeide e come ridurli in maniera significativa.
“Sono disponibili molti
studi e pubblicazioni riguardanti l’esposizione alla formaldeide
per via inalatoria. Attraverso l’inalazione, infatti, non
soltanto si hanno gli effetti più gravi ma questa è anche la via di
esposizione più comune” – sottolinea Bovo.