09 febbraio 2017
Sono tornata a vivere in Veneto dopo 4 anni all’estero e qualcuno di più in altre città d’Italia, pur continuando a lavorare quasi esclusivamente fuori dal Veneto. Personalmente appartengo ad un Veneto piuttosto ideale, che appartiene alla memoria ma non esiste più. Il Veneto contadino che è sparito e che mi hanno raccontato da bambina.
Il Veneto, le contraddizioni di una Regione tra razzismo e solidarietà
Il Veneto è terra di vino e di imprenditoria agricola, di contrasti, di dualismi e contraddizioni ma anche di diffidenza ancestrale, dove è facile metter al bando un forestiero, un diverso, gli stranieri, gli immigrati o i libri gender per bambini. Il Veneto è un paese che in brevissimo tempo può rendere virale una rabbia collettiva, servendosi di una serie di analisi prive di fonte, con l’effetto di produrre terrorismo psicologico. Fatto di immigrati che sbarcano con tablet o smartphone di ultima generazione e di bambini che sarebbero indotti a diventare omosessuali, secondo le teorie gender più fantomatiche.
Ma è anche la regione della solidarietà con il più alto numero di associazioni di volontariato.
É facile scorgere a pochi chilometri di distanza, perfetti esempi di poli opposti, di contrasti, di regressione e ribellione. Discorsi e preconcetti medievali e abitudini oltre la condotta morale più aperta. Baciabanchi ed eretici. Angeli e demoni. Inferno e paradiso.
Il caso del sindaco di Albettone schierato contro gli immigrati africani
Uno dei personaggi più controversi è Joe Formaggio, che non è la figurina di Paperino Paperotto, ma il sindaco di Albettone, in provincia di Vicenza, che già aveva suscitato clamore nel 2015 per la proposta di tassare gli omosessuali.
Recentemente non si è risparmiato sul fenomeno Bello Figo, sparandola grossa “Mi fa schifo, ma lo aspetto ad Albettone. Così la gente si incazza e lo lincia” e ai microfoni della Zanzara avverte “Da noi i negri rischiano la pelle, se ce li mandano muriamo le case e le riempiamo di letame. Siamo orgogliosamente razzisti. Esportiamo cervelli e importiamo negri che sono meno intelligenti di noi, sono inferiori. Qui non vogliamo extracomunitari, negri e zingari. Abbiamo un poligono di tiro, il più alto numero di porto d’armi di tutta la regione Veneto. E non vogliamo nessuno che venga a rompere”.
Ad Arcugnano un murales dedicato ad una Barbie Trans
Pochi chilometri più in là, in un altro piccolo paesino del vicentino, Arcugnano, troneggia un murales raffigurante una enorme barbie trans, vestita da sposa con rose e barba, commissionata dal sindaco Paolo Pellizzari all’artista MTO, street artist di fama internazionale, che rimanda ai diritti civili, al matrimonio tra coppie dello stesso sesso.
Don Andrea Contin indagato per sfruttamento della prostituzione e violenze
In un clima di bufera e bagarre costanti, l’amore e l’indulgenza regnano per difendere don Andrea Contin, un sacerdote stimatissimo di 48 anni che regge la parrocchia di San Lazzaro, alla periferia di Padova, nonostante sia indagato per sfruttamento della prostituzione e violenze ed in fase di perquisizione siano stati trovati in una stanza della canonica, alcuni giochi erotici, nonché filmetti hard, un vero campionario di vibratori, fruste, collari in pelle, perfino tacchi a spillo e stimolanti sessuali per donne.
A Venezia un evento in stile "Eyes Wide Shut"
Ma molto probabilmente, le stesse persone che spalleggiano Don Contin, difficilmente potrebbero mai accettare che sotto carnevale, in uno dei palazzi storici veneziani, top secret fino all’ultimo, abbia luogo il più importante evento libertino orgiastico su scala internazionale, con tanto di cerimoniale in pieno stile Eyes Wide Shut, con Gran Maestro, Sacerdotesse, Ancelle e Mefistofeli.
Il Veneto.