05 maggio 2023
Gli italiani? Sono tra le persone con meno tempo libero al mondo.
A certificarlo è un rapporto Istat, che analizzando attività come vita sociale e passatempi, ha individuato come le ore quotidiane a nostra disposizione siano inferiori a cinque, con conseguenze anche gravi.
Uno studio pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, infatti, ha messo in correlazione scientifica la mancanza di tempo e fattori allarmanti come stress, scarsa felicità e tensioni che possono sfociare in un vero e proprio burnout.
Come facilmente prevedibile, a essere maggiormente esposta è la sfera professionale, ulteriormente aggravata da scarse conoscenze in materia di time management.
Time management, i segreti per riappropriarsi del tempo secondo lo specialista Roberto Castaldo
Roberto Castaldo, performance management specialist e unico italiano presente nella classifica di Global Gurus tra i trenta migliori professionisti nella gestione del tempo, spiega che “tutto è legato al tempo, dalla biologia, alle attività di tipo professionale e sociale, e si tratta della risorsa più democratica che esiste in natura.
L’orientamento lavorativo a cui siamo abituati lega il salario a un valore orario; il tempo, quindi, incide sulle nostre prestazioni ma anche sulla nostra vita.
Il work-life balance: l'equilibrio tra vita professionale e personale
Un corretto equilibrio tra vita professionale e personale (il cosiddetto work-life balance) aumenta la produttività e il benessere, così come l'autorevolezza e la percezione del valore all'interno di un'organizzazione.
Per questa e altre ragioni, saper padroneggiare al meglio il time management è una competenza sempre più centrale in un contesto così veloce”.
Mentre più del 61% delle persone segnala una totale assenza di tempo libero per svolgere attività personali, una ricerca della società di consulenza Bain&Company individua i lavoratori italiani come i più stressati al mondo, con picchi che coinvolgono maggiormente gli under 35.
“A prescindere dal contesto in cui si opera – prosegue l’esperto – tutte le fasce di età sperimentano stanchezza mentale in relazione a una cattiva gestione del tempo.
Si va dai bambini delle scuole primarie fino agli adolescenti, dai neet che faticano a entrare nel mondo del lavoro fino a chi è già attivo professionalmente.
Ad accomunarci è spesso una sensazione di sofferenza e ingratitudine, come se il tempo fosse gestito da qualcun altro o qualcos’altro.
Organizzare bene il tempo segmentando gli obiettivi
Una condizione molto provante che può essere affrontata con piena autonomia e responsabilità grazie al time management”.
Alcune delle tecniche di gestione del tempo più efficaci messe a punto da Castaldo, che è anche autore del bestseller “Time Management Sistema 21’”, sono applicabili sia alla sfera professionale sia a quella personale, con similitudini spesso sorprendenti.
“L’aspetto principale è segmentare bene gli obiettivi e lavorare per task operativi e check list: se spezzettato in diversi passaggi, qualsiasi obiettivo diventa raggiungibile.
Iniziare con una stima del tempo necessario per ogni singola attività, impegnandosi a rispettare le previsioni, evita distrazioni e distorsioni di tempo.
Siamo spesso distratti da contesti differenti tra loro; una soluzione è creare delle routine e degli spazi in cui essere completamente focalizzati sul ruolo che ci è richiesto, sia esso professionista, collega, genitore e partner”.
I nemici principali di un time management efficace? Una distorsione nel concetto di tempo, la mancanza di priorità e il non saper dire di no, concentrandosi su attività senza fine.
Il fondatore di 4 M.A.N. Consulting, Roberto Castaldo
Il fondatore di 4 M.A.N. Consulting, Roberto Castaldo, ha individuato tre soluzioni: “innanzitutto bisogna interiorizzare come il tempo non sia infinito, anzi. È quindi primario stabilire attività di goal setting anche per le singole cose, perché ciò consente di applicare il principio di Pareto: il 20% delle attività impatta sull'80% dei risultati.
Per ovviare alla mancanza di priorità, è importante avere una to do list che contenga la stima del tempo necessario a svolgere le attività e una data di scadenza ben precisa.
Evitare la terza problematica implica la creazione di routine operative in cui inserire, di volta in volta, i passi necessari al raggiungimento degli obiettivi”.
I consigli contenuti nel bestseller “Time Management Sistema 21’”, scritto da Roberto Castaldo e edito da KPI – Centro Studi Performance, propongono un cambio d’approccio radicale.
“La teoria su cui si basa il mio libro è stata sperimentata su un ampio campione, che applicandola ha migliorato le proprie prestazioni del 34% nel 78% dei casi.
L’idea è quella di risolvere una serie di limitazioni operative nella gestione del tempo riuscendo a sezionare le attività, dividendole in blocchi di 21 minuti.
Questo tipo di organizzazione, unito a una routine operativa nella fase di goal setting, migliora non soltanto la produttività, ma anche l'umore delle persone.
L’obiettivo del time management è sentirsi maggiormente motivati e produttivi, gestendo al meglio il proprio tempo, generando un forte impatto sull'ambiente sociale circostante e quindi sulle relazioni, di qualsiasi tipo esse siano”.